CineCLEforum Ambiente, quando cinema e università si incontrano per il Pianeta

cinemambientedi Erika Pusceddu

A pochi giorni dall’inizio delle sua 19esima edizione, il Festival CinemAmbiente propone – in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino – una rassegna di film aperta agli studenti e alla cittadinanza dal titolo “CineCLEforum Ambiente“. Le proiezioni, totalmente gratuite fino a esaurimento dei posti, hanno luogo presso l’Aula Magna del Campus Luigi Einaudi in sei appuntamenti, dal 2 maggio al 7 giugno.

In collaborazione con i ragazzi del Corso di laurea magistrale in Economia dell’Ambiente, della Cultura e del Territorio (EACT), questa seconda edizione del CineCLEforum Ambiente ha in programma sei documentari scelti tra i numerosi proposti durante la scorsa edizione del Festival, i cui temi verranno affrontati e approfonditi da esperti e da dibattiti al termine delle proiezioni.

Il primo documentario trasmesso è stato Bikes Vs Cars di Fredrik Gertten, vincitore del Festival CinemAmbiente 2015. Nel programma è stato così presentato: “Il clima, le risorse del pianeta, le città la cui intera superficie è consumata dalle automobili. L’industria del traffico privato investe ogni anno miliardi in azioni di lobbying e pubblicità. Nel film incontriamo attivisti e pensatori che lottano per città migliori con maggiore spazio per un mezzo che potrebbe contribuire a offrire una soluzione.” Al termine è stato aperto un dibattito con il prof. Andrea Scagni, del Dipartimento di Economia e Statistica dell’Università di Torino

Non allarmatevi se ve lo siete perso: è disponibile in dvd!

Il prossimo appuntamento con CineCLEforum sarà martedì 10 maggio, alle ore 16.00 in Aula Magna, per il film Thule Tuvalu di Matthias von Gunten, in cui si affronterà il tema del cambiamento climatico. “Thule è una cittadina in Groenlandia, il punto abitato più settentrionale di tutto il Pianeta. Tuvalu è uno stato insulare tra i più piccoli sulla Terra, nell’Oceano Pacifico. Due luoghi molto lontani che sono intimamente legati dall’impatto del riscaldamento globale. Thule è minacciata dal progressivo sciogliersi dei ghiacci, gli atolli di Tuvalu rischiano di scomparire a causa dell’innalzamento del mare“. Al termine interverrà Grammenos Mastrojeni (Consigliere d’Ambasciata, Coordinamento Cooperazione Decentrata, Interuniversitaria e Ambiente, Ministero degli Esteri).

Tra i numerosi danni causati dall’intervento antropico c’è anche la deforestazione, tema trattato nel film Years of living dangerously, previsto per lunedì 16 maggio alle ore 16.30. “L’inviato Harrison Ford viaggia in Indonesia per investigare come la fame di olio di palma ‒ presente in qualunque cosa, dalle merendine ai detergenti per lavatrice ‒ sia stato causa di una massiccia deforestazione e abbia trasformato il paese in uno dei maggiori emettitori mondiali di gas serra“. Interverranno G. Vacchiano e F. Meloni del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari di UniTo.

Il 23 maggio, alle 16.30, si parlerà di alimentazione sostenibile con il film Life according to Ohad di Eri Daniel Erlich. “Ohad ha 32 anni e dopo parecchi anni senza contatti con i familiari ne sente la nostalgia e desidera ricongiungersi a loro. Il sogno dei suoi genitori è di sedersi a cena tutti insieme, ma Ohad impone una condizione. I suoi genitori devono conoscere il suo mondo e la ragione del suo distacco: Ohad è un attivista di Animal Right e segue un regime alimentare rigorosamente vegano. Interverrà C. Peano del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari, UniTo.

Un altro interessante e appassionante argomento è l’obsolescenza programmata, ovvero la pianificazione della durata della vita di un determinato oggetto. Potrete partecipare al dibattito, giovedì 26 maggio, con A. Benessia dell’Istituto Ricerche Interdisciplinari sulla Sostenibilità di UniTo, dopo la proiezione (prevista per le h.16.30) del film The Light Bulb Conspiracy di Cosima Dannoritzer, che affronta proprio questo tema. “Quanto durano una lampadina, o una lavatrice, e perché? Perché i cellulari e i computer sono raramente riparabili? Grazie a rari filmati d’archivio e documenti del tutto inediti, il film traccia la storia dell’obsolescenza programmata, una logica aziendale e di mercato dal devastante impatto ambientale”.

A chiudere la rassegna sarà il film La soif du monde di Yann Arthus Bertrand, martedì 7 giugno alle 16.30. Il tema affrontato è quello sempre attuale delle risorse idriche, che in molti paesi del mondo sono talmente scarse da non garantire la sopravvivenza di milioni di persone e altrove sono talmente abbondanti da essere sprecate. “Nel mondo una persona su 3 non può usufruire di servizi igienici e 1 su 10 non ha accesso ad acqua potabile, mentre in Europa o in Usa sono decine i litri d’acqua utilizzati quotidianamente da ogni persona, senza contare quelli necessari all’agricoltura o per l’allevamento. Un viaggio spettacolare alla scoperta dell’elemento naturale da cui tutto è nato, sempre più minacciato dai cambiamenti climatici, in un viaggio attraverso venti paesi che dal Nord del Kenya ci porta fino alla Cambogia, passando per gli Stati Uniti e la Valle d’AostaAl temine interverrà S. Dalmazzone del Dipartimento Economia e Statistica di UniTo.

Tutti i film saranno in lingua originale e sottotitolati in italiano. Le informazioni di questo articolo provengono dal sito di CinemAmbiente, che potete trovare qui.

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