I Green Onions al Salone del Libro per Transnational Appetites

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di Daniele Martinello

Il Salone Internazionale del Libro di Torino ha dedicato l’edizione 2016 al tema Visioni. Vediamo allora sul sito della manifestazione le ragioni della scelta di questo filo conduttore: dare spazio alle esperienze di chi ha la capacità di guardare lontano, di darsi e vincere sfide che sembrano impossibili, di lavorare per il futuro attuando progetti forti, basati su una conoscenza vera, ma anche sul patrimonio letterario, artistico e filosofico che costituisce la nostra identità culturale, e dunque nell’indispensabile saldatura tra cultura scientifica e cultura umanistica.

Sembrano parole familiari per noi. In effetti anche i Green Onions, nel loro piccolo, vedono, tentano sfide originali nella stessa direzione descritta dal brano citato.
Giovedì 12 maggio siamo sbarcati al Lingotto per partecipare alla presentazione del progetto di ateneo Transnational Appetites: Migrant Women’s Art and Writing on Food and the Environment.

Sono intervenute la professoressa Daniela Fargione, dell’Università di Torino, Daniela Finocchi, del Concorso Letterario Lingua Madre, Cinzia Pecchio, presidente della Consulta Femminile Regionale del Piemonte e Daniela Ruffino, vicepresidente del Consiglio Regionale del Piemonte.

Il progetto di ricerca, diretto da Daniela Fargione, promosso dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino e finanziato dalla Compagnia di San Paolo, vede il contributo del Concorso Lingua Madre, degli studenti del laboratorio (Pro)fughe ambientali e dei Green Onions. Esso è mirato all’esplorazione delle interconnessioni tra cibo e ambiente naturale e delle loro rappresentazioni artistiche al femminile – in letteratura e nelle visual arts – in diverse realtà transnazionali.

La prima parte del progetto consiste nella costruzione di una banca dati di autrici migranti che abbiano affrontato, in campo narrativo o visivo, il tema dell’alimentazione in collegamento con le diverse esperienze di migrazione, e nel confronto con le sfide ecologiche attuali.

La seconda parte del progetto si manifesterà in un festival nel cuore di Torino,  Alla tavola delle migranti, che si svolgerà il 17 settembre prossimo, negli spazi della Cavallerizza Reale in via Verdi. L’evento sarà un’occasione per sensibilizzare la cittadinanza ai temi delle culture migranti, della biodiversità culturale, del rispetto dell’ambiente e delle sue risorse in una prospettiva di condivisione e di cambiamento.

Ospiti di rilievo segneranno la giornata: la scrittrice Monique Truong, l’esperta di studi della migrazione Alessandra Di Maio, l’antropologa Nazarena Lanza di Slow Food, Simone Cinotto (Università di Scienze Gastronomiche), le scrittrici Ubah Cristina Ali Farah e Igiaba Scego, la cantante Saba Anglana e i musicisti Cheikh Fall e Tatè Nsongan, Cristina Giacoma (Università di Torino), la cantante e attivista Olga del Madagascar, l’Orchestra Internazionale Pequeñas Huellas.

 

 

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